Programma

LE ATTIVITA'

L’amore per il proprio Paese è una cosa splendida. Ma perché l’amore dovrebbe fermarsi al confine? Tutti siamo foglioline del medesimo albero e l’albero è l’umanità” (Pau Casals). Le iniziative facenti parte del Progetto “I luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace” sono occasioni per ricordare e riaffermare i valori fondamentali della pace. Coprono ambiti d’interesse ampi che puntano a conoscere i luoghi della guerra, valorizzare il territorio, la sua storia, la conoscenza soprattutto fra i più giovani, e come ovvia conseguenza, stimolare le attività turistiche. La stretta unione di associazioni culturali,  enti pubblici e scuole dimostra concretamente la serietà del progetto.

Per quanto concerne l’attività espositiva, annoveriamo le iniziative promosse della Associazione SOMSI  raggruppate sotto il titolo de “La Grande Guerra a Cividale”. Prevedono un evento inaugurale espositivo che sarà seguito da un percorso creato ad hoc il quale faccia rivivere i luoghi cardine appartenuti della Grande Guerra.

Il Progetto si svilupperà a Cividale del Friuli e interesserà diversi luoghi, piazze,  vie, edifici della città poiché la mostra stessa, dopo una prima istallazione in un'unica sede (Chiesa di Santa Maria dei Battuti), sarà divisa in cinque sezioni che rimarranno esposte per il successivo triennio in cinque luoghi-simbolo della Grande Guerra permettendo una connessione con la comunità cividalese ed il territorio circostante. Il progetto svilupperà le seguenti cinque tematiche:

1.         Il territorio cividalese prima e durante la Grande Guerra (1915 – 1918) con particolare focus sulla situazione storica nel 1914 con la visita dell'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono degli Asburgo, avvenuta a Cividale del Friuli  il 7 aprile 1914 che segnò il destino della città. Fonti:  Visita dell’Arciduca Francesco Ferdinando, in “FORVMJVLII”, 11 aprile 1914, n.15; La tragica fine dell’Arciduca Francesco Ferdinando, in “FORVMJVLII”, 4 luglio1914.

2.         La storia della Ferrovia di Cividale partendo dalla sua creazione per poi focalizzare l’attenzione sul ruolo e sullo sviluppo assunto durante la Grande Guerra.

3.         Gli anni della guerra escluso Caporetto (1915 – 1918) La cronistoria degli avvenimenti più importanti accaduti durante il conflitto, che da guerra definita lampo si trasforma in guerra lunga e dai risvolti atroci.

4.         La disfatta di Caporetto: 24 Ottobre 1917. L’annus terribilis, il 1917, culminerà nella disfatta di Caporetto con l’arrivo dell’esercito austro – ungarico che per un anno comanderà promulgando leggi, divieti e compiendo atti feroci sulla popolazione costringendola a subire.

5.         La profuganza. Con la disfatta di Caporetto la popolazione impaurita cercò di scappare per salvarsi rifugiandosi in altre città. Firenze sarà la città che ospiterà maggiormente i profughi, ma anche Roma e altre cittadine. Il dolore di quanti sono espatriati dal Friuli, da Cividale e il terrore per chi non è scappato ma è rimasto, narrati e raccontati. Un aspetto della Grande Guerra ancora poco conosciuto che avrà all’interno della mostra un ruolo importante.

Personaggi pubblici di spicco delle iniziative promosse dalla SOMSI saranno Emilio Franzina, noto ricercatore, professore di Storia contemporanea dell’università di Verona e Gustavo Corni dell'Università degli studi di Trento, massimo esperto del mondo tedesco. Altro mezzo di comunicazione/divulgazione della Pace sarà la nobile arte della musica. L’Associazione Musicale Sergio Gaggia con l’iniziativa dal titolo “Peace! Pau Casals – un musicista ed il suo impegno sociale”  sarà portatrice del valore della Pace omaggiando il violoncellista e compositore catalano Pau Casals (1876/1973), uno tra gli interpreti e musicisti più importanti del secolo scorso, che deve la sua fama universale anche al suo instancabile e costante impegno per la pace, la giustizia, la libertà.  La United States Medal of Freedom (1963), la United Nations Peace Medal (1971) e la doppia candidatura (1956 e 1958) su segnalazione di Albert Schweitzer al premio Nobel della Pace, sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti per la sua instancabile opera sensibilizzatrice. L’inno musicale dell’ONU  fu a lui commissionato, e memorabili furono i suoi interventi sulla Pace che tenne nel 1958 e nel 1971 all’intera assemblea delle Nazioni Unite, il primo tra l’altro in piena guerra fredda.

A più tappe egli si rifiutò di suonare in stati compromessi da regimi non democratici: la Russia nel 1919, poi la Germania nel 1933 e la Spagna ovviamente dopo il 1938. Clamoroso fu nel 1948 il suo auto – esilio nella cittadina di Prades; fu sempre concretamente presente nel suo aiuto verso tutti coloro che subirono violenze e lottarono per la libertà. Le iniziative di questo progetto si svilupperanno a partire da un Festival che si articolerà in più sezioni in stretto contatto con il Festival Casals di Prades (Francia) uno delle più importanti manifestazioni musicali estive al mondo. A questo si aggiunge una mostra di grande impatto per un pubblico eterogeneo e traversale, sempre sulla pace, che arriverà in prestito dalla fondazione Pau Casals di Barcellona: 25 grandi riproduzioni con foto, documenti, testimonianze dell’inno alla pace che fu la sua lunghissima vita.

Il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli ospiterà l’evento. La storia del museo cividalese narra le vicende di un luogo della cultura che ha vissuto drammaticamente i due conflitti mondiali, subendo danni alle sue strutture e al suo patrimonio. L’esperienza di Pau Casals, uomo d’arte e di pace, può idealmente accompagnare il museo a ripensare alla sua storia in occasione di una ricorrenza così importante. Si aggiunge la conferenza sulla figura di Casals tenuta da uno dei massimi esperti del violoncellista catalano, l’attuale responsabile del Festival Casals di Prades, Michel Lethiec. Cuore musicale della manifestazione, sostenuta dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del FVG, sarà una serie di concerti di altissimo livello, in cui i brani verranno alternati a brevi letture riguardanti i temi guerra-pace-libertà, da tenersi con funzione ed intenzioni catartiche presso luoghi significativi nazionali ed internazionali della Prima Guerra Mondiale. I Concerti di archi verranno infatti realizzati indicativamente in Slovenia, a Trieste, a Gorizia sul Monte S. Michele presso la Cantina del Castello di Rubbia dove c’erano le cannoniere, Villa Perusini di Corno di Rosazzo dove c’era l’ospedale militare, Villa De Claricini di Bottenicco-Moimacco sito il cui proprietario di allora fu sospettato (poi scagionato) di collaborazionismo;  infine a Cividale presso S. Giovanni in Xenodochio ed altri siti, anche al chiuso, ma collegati storicamente ai siti direttamente interessati dagli accadimenti bellici: tutta la città di Cividale fu interessata dalla Grande Guerra basti pensare al Ponte del Diavolo che fu completamente distrutto e poi ricostruito, alle piazze di Cividale di cui si hanno foto a testimonianza delle folle di soldati e di popoli in fuga, alla sede della SOMSI che fungeva da ospedale, al Monte Purgessimo con la famosa omonima battaglia, alla Chiesa di San Francesco ex deposito militare, all’attuale ex stazione ferroviaria, altro sito collegato agli episodi della guerra, al Museo Archeologico Nazionale baluardo della strenua difesa della cultura contro la guerra.

Personaggio pubblico di spicco delle iniziative promosse dall’Associazione Sergio Gaggia sarà Guido Zaccagnini, musicologo e conduttore radiofonico per la Rai. E’ il responsabile delle trasmissioni radio e tv che andranno in onda su Radio3 e Rai5 relativamente alla Prima Guerra Mondiale.

Anche il Coro Alpino Monte Nero canterà la Pace promuovendo l’antica abilità del canto con l’iniziativa “Addio mia bella addio”. L’idea del Coro Alpino si sviluppa in un concerto frazionato in undici momenti di racconto i quali sposeranno musica ed immagini di diverse località del territorio coinvolto dal progetto. Il repertorio sarà inedito perché proporrà la musica e i canti dei soldati nelle trincee raccolti dal Maestro Marcello Turcutti e dal Coro Monte Nero. Saranno racconti musicali fatti di storia, di immagini e di musica degli uomini che si sono trovati a vivere o a subire un’esperienza che andava al di là delle proprie aspettative o libere scelte. Verranno anche proiettate fotografie d’epoca. I 4 o 5 concerti previsti saranno eseguiti nei siti storici della Prima Guerra mondiale, o comunque in luoghi ad essi adiacenti e/o collegati. In aggiunta,  in un’ottica di confronto fra la storia della Grande Guerra e la storia attuale, verrà organizzata la  serata di dibattito sulle cause che portarono al primo conflitto mondiale e le cause delle attuali guerre sul nostro pianeta. Interverranno Toni Capuozzo e Guido Fulvio Aviani.

Oltre quindi alla cura dello spirito attraverso la musica, il dibattito e la visione di immagini, l’Associazione Culturale Novecento realizzerà una mostra sulla grande guerra nei locali della ex Stazione ferroviaria di Cividale con la creazione di una trincea all’aperto a grandezza naturale e una riproduzione della ferrovia Cividale-Caporetto. L’esperienza diretta della storia permetterà di colpire l’animo del visitatore nel segno indelebile della PACE.

Alcune delle iniziative di cui sopra saranno realizzate anche nei territori dei Comuni di Moimacco, Torreano, Prepotto e San Pietro al Natisone. I concerti e le mostre saranno arricchiti da incontri culturali con esperti e storici, letture di diari parrocchiali, analisi sulla vita e i destini delle persone (donne, anziani e bambini) che rimanevano a casa.

L’Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli sarà parte attiva nel coinvolgere e far partecipare attivamente alle iniziative i giovani ed i ragazzi delle scuole del territorio. Questo aspetto sarà essenziale per far sì che parole, immagini, suoni rievocati dagli adulti in direzione della Pace, si imprimano nei cuori dei più giovani.

 

I luoghi

In Slovenia (Caporetto), a Trieste, Gorizia sul Monte S. Michele presso la Cantina del Castello di Rubbia (cannoniere), nella Villa Perusini di Corno di Rosazzo (ospedale militare), in Villa De Claricini di Bottenicco-Moimacco (luogo interessato da  importanti complotti) a Cividale (intera città interessata dalla guerra - Ponte del Diavolo, piazze,  sede SOMSI ex-ospedale, Chiesa S. Francesco ex deposito, vecchia stazione ferroviaria).

Comune di Cividale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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